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Non è la Rai compie 30 anni

La trasmissione cult degli anni '90 ha cambiato la società, segnato il modo di fare tv e lanciato molti personaggi

Non e la Rai Ambra Angiolini ieri oggi
In trent'anni la sua carriera ha spaziato nel mondo del canto, del teatro e della conduzione

Trentesimo compleanno per Non è la Rai. La prima puntata della trasmissione cult degli anni 90 andò in onda infatti il 9 settembre 1991. Furono quattro le edizioni proposte al pubblico, la prima condotta da Enrica Bonaccorti, la seconda da Paolo Bonolis, la terza e quarta dall’istrionica adolescente Ambra Angiolini.

Le ragazze di Non è la Rai

Ideata da Gianni Boncompagni e Irene Ghergo, con la regia dello stesso Boncompagni, la trasmissione, proponeva balletti, giochi telefonici e canzoni. Pensata per un pubblico di casalinghe, divenne subito popolare tra i giovanissimi. Furono infatti diverse centinaia le ragazze che animarono le quattro edizioni di Non è la Rai. Per molte di loro il programma è stato un trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo.

I personaggi

Parliamo di Ambra Angiolini, Laura Freddi, Antonella Elia, Miriana Trevisan, Cristina Quaranta, Pamela Petrarolo, Alessia Mancini, Alessia Merz, Yvonne Sciò, Ilaria Galassi e moltissime altre. Il successo di queste ragazze fu incredibile e si traduceva, in quegli anni, in copertine, interviste, ospitate in discoteca, autografi, partecipazione a fotoromanzi. Erano loro le star del momento, imitate ed invidiate.

Non è la Rai fenomeno di costume

Prima delle veline, dei tronisti, dei gieffini e degli influencer, c’erano “le ragazze di Non è la Rai“. E’ incredibile il successo avuto dalla trasmissione e dalle sue protagoniste in quegli anni. Le adolescenti dell’epoca guardavano ogni puntata e vestivano come le ragazze di Non è la Rai. Picchi di share giustificavano investimenti pubblicitari molto grossi. Le code per i casting facevano notizia, il merchandising relativo al programma andava a ruba.

Critiche

Com’è facile intuire, Non è la Rai fu bersagliato anche da molte critiche. Innanzitutto la presenza di minorenni, in costume o con vestiti sexy, scatenò i movimenti femministi e scomodò persino il Telefono Azzurro. Schiere di sociologi s’interrogarono sul lolitismo e sulla tv spazzatura.
In molti discutevano sul vero talento delle ragazze, che di fatto erano erano guidate tramite un auricolare da Boncompagni, doppiate nelle canzoni, in competizione tra loro e infine oggetto di attenzioni morbose da parte del pubblico.

Resta comunque una pietra miliare della televisione italiana, una trasmissione che ha influenzato il modo di fare tv oltre che il punto di partenza della carriera di tantissimi personaggi. Guarda nella gallery come sono adesso Ambra Angiolini, Miriana Trevisian e le altre ragazze di Non è la Rai.

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