Il profumo dei fiori d’arancio era nell’aria già da un po’ ma Solange Knowles e Alan Ferguson si sono decisi a pronunciare le loro promesse solo ora. Nonostante la differenza di età, 28 anni lei e 51 lui, il 16 novembre i due sono convolati a nozze con una cerimonia a dir poco inusuale.
Presente al completo la famiglia di lei, tutti di bianco vestiti, come previsto dal dress code scelto dagli sposi: in prima fila mamma Tina Knowles insieme alla sorella maggiore Beyoncé accompagnata dal marito Jay Z, a dimostrazione che i dissapori sono ormai un lontano ricordo.
Solange e Alan sono arrivati al Marigny Opera House di New Orleans in bicicletta e non è certo passata inosservata la mise scelta dalla cantante: una tuta dallo scollo profondo disegnata da Stephane Rolland.
Prima di percorrere la navata sulle note di I Love the Lord, He Heard My Cry di Donny Hathaway – colonna sonora della loro love story – Solange si è cambiata, indossando un abito creato ad hoc per lei da Humberto Leo, stilista della maison Kenzo. Un abito delicato, quasi casto, con un ampio mantello a coprirle spalle e schiena, lungo fino ai piedi. L’unico tocco di colore sono stati i bracciali dorati firmati Lady Grey.
Total white anche per lo sposo, fatta eccezione per le scarpe stringate nere con la punta effetto gold.
Dopo la cerimonia – dove erano presenti quasi duecento invitati – è stata la volta del party, riservato soltanto agli amici più intimi. Ennesimo cambio d’abito per la sposa che ha scelto di indossare un’altra creazione di Stephane Rolland, questa volta ancora più esagerata. Spalline voluminose e apertura generosa sul décolleté, Solange era davvero irresistibile.
Ai piedi, unica costante per tutte le mise, Solange Knowles ha calzato un paio di sandali di Stuart Weitzman dalla design minimal, con laccio alla caviglia e tacco stiletto.
Per una volta, gli occhi erano tutti puntati su di lei. Anche perché la sorella Beyoncé difficilmente avrebbe potuto rubarle la scena con quell’abito piuttosto… economico – “appena” 280 euro – firmato Torn by Ronny Kobo.
In fondo, si sa, il matrimonio è il giorno della sposa.
