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Dall’abito “premuroso” a quello da sposa: gli outfit di Lady Diana in mostra

"Royal Style in the Making" ripercorre la storia della royal family attraverso alcune delle mise più celebri

Lady Diana Royal Style in the making

Nella Orangery di Kensington Palace a Londra ha aperto i battenti la Royal style in the making, una mostra dedicata agli abiti più belli e indimenticabili di Lady Diana e delle altre donne della famiglia reale. Fino a gennaio 2022 il pubblico potrà ammirare abiti, schizzi originali, campioni di tessuto e foto inedite raccolte dalla Royal Ceremionial Dress Collection. Gli appassionati di moda e i fan della royal family si stanno già leccando i baffi.

L’abito da sposa di Lady Diana

L’abito da sposa che Lady Diana ha indossato il 29 luglio 1981 è il protagonista dell’esposizione. Una meringa in taffetà di seta color avorio impreziosita da oltre 10mila tra perle e paillettes. Una vera leggenda, complici anche quei 7,62 metri di strascico (il più lungo della storia dei royal wedding), disegnato da David ed Elizabeth Emmanuel con lo scopo di far somigliare Diana Spencer a una “principessa delle favole” nel giorno delle sue nozze con Carlo d’Inghilterra. Tenuto in naftalina negli ultimi 25 anni, torna visibile al pubblico per la prima volta grazie a William ed Harry, che l’hanno concesso nell’anno del 40esimo anniversario della cerimonia.

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Fiori e colori accesi: il caring dress

Tra gli abiti iconici esposti all’Orangery di Kensington Palace, c’è anche quello conosciuto come caring dress. Si tratta di un vestito a fiori colorati su fondo blu disegnato per Lady Diana dalla casa di moda Bellville Sassoon. Il nome (in italiano: abito premuroso) viene dal fatto che la principessa amava indossarlo per le visite negli ospedali o ai bambini. Sosteneva che i colori luminosi e accesi fossero particolarmente adatti a infondere gioia. Invece che con il cappello, come previsto dallo stilista, preferiva accessoriarlo con bigiotteria vistosa, soprattutto collane, che avrebbero attirato l’attenzione dei più piccoli.

L’honeymoon dress, color pesca

Tra i capi esposti, anche quello noto come honeymoon dress. Si tratta di un tailleur color pesca rifinito in pizzo che Lady Diana aveva indossato per la partenza per la luna di miele (da qui il nome). Realizzato su misura per lei da Bellville Sassoon ha un blazer in due versioni, a maniche lunghe e corte, ed è stato riciclato dalla moglie del principe Carlo anche per il royal tour in Australia nel 1982 e all’apertura di un ospedale a Grimsby in 1983.

Non solo Lady Diana

Anche se i vestiti indossati da Lady Diana sono destinati ad attirare maggiormente l’attenzione, non sono gli unici esposti. Si potrà ammirare un prototipo dell’abito che la madre della regina Elisabetta indossò per il giorno dell’incoronazione del marito Giorgio VI. Ma anche un paio di schizzi di Norman Hartnell, che ha disegnato il vestito da sposa e quello per l’incoronazione della sovrana. In mostra anche l’abito nuziale indossato da Beatrice di York per le nozze a sorpresa con Edoardo Mapelli Mozzi.

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