Domenica 19 Maggio, 250 invitati hanno assistito alla unione tra Eva Grimaldi e Imma Battaglia. Dopo quasi 8 anni di amore l’atteso sì ha riunito aspettative familiari e sociali in un matrimonio “mediatico” e giovale, studiato nei minimi particolari dal wedding designer del momento Enzo Miccio e sotto l’esclusiva fotografica di Chi. Artefice dell’organizzazione nonché creatore degli abiti delle spose, Miccio ha riscosso complimenti ma anche qualche critica, relativa al fatto che, trattandosi di due mogli, sarebbe stato opportuno rivendicare questo diritto indossando entrambe una gonna.
L’orgoglio lgbt è stato invece elegantemente relegato alla bandierina arcobaleno che ogni invitato ha trovato sulla propria sedia, durante la cerimonia officiata da Monica Cirinnà (la senatrice che ha dato il nome alla legge sulle unioni civili).
Per quanto riguarda #LePromesseSpose invece, Enzo Miccio ha confezionato due outfit diversissimi ma complementari, perfetti per le personalità di Eva&Imma.
Eva Grimaldi era spendida e radiosa grazie ad un abito in chiffon color cipria con petali sul décolleté e drappeggio frontale. Contrariamente all’uso del momento, Eva ha indossato un solo vestito ma trasformista: le scenografiche maniche svolazzanti sono state asportate durante il ricevimento.
Imma Battaglia era invece elegantissima con un tight blu, con cravatta e gilet in nuance degradanti. Ed è stato proprio Enzo Miccio sui social a smorzare le critiche arrivate su questo look: “Qualcuno conosce Imma Battaglia, il suo stile, la sua personalità? Qualcuno ha mai visto Imma indossare una gonna? Informatevi, per favore, prima di aprire bocca…” ha scritto sui social, difendendo la scelta di un outfit maschile per la moglie di Eva.
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