E’ la regina degli ascolti e dell’intrattenimento, Barbara d’Urso. Amata o odiata, tutto ciò che la riguarda diventa un successo personale, editoriale e televisivo. Parecchie donne (tra cui Luciana Littizzetto in una spassosissima puntata di C’è Posta Per Te) si chiedono come faccia e vorrebbero assomigliarle, nel fisico e nei modi.
La stessa Barbara, interpellata sull’argomento, ha dispensato consigli e raccontato aneddoti. Dalla posizione per effettuare il carmelitasmack, al trucchetto di tirare su la testa per non far vedere le rughe del collo, all’uso spasmodico di tacchi a spillo, per valorizzare i muscoli del polpaccio.
Indispensabile, sicuramente, una buona predisposizione genetica e una assidua attività fisica. Per quanto riguarda il look, invece, il suo segreto è il minidress: via i pantaloni, le giacche, le magliette (ad eccezione di quelle create personalmente).
Barbara d’Urso ama i vestiti corti. Esaltano la femminilità, mettono in mostra le gambe, consentono di giocare con le scollature. In trasmissione e nel privato, Carmelita apprezza gli abiti svasati e non rinuncia ai tessuti aderenti.
Un’importantissima costante del suo look è la fantasia. Abbasso i tubini monocromatici o gli abiti colorblock: il grafismo inganna l’occhio e lo distoglie dai punti deboli. Via libera a pois, geometrie, stampe floreali e paesaggi: se proprio monocromia dev’essere, che si giochi coi tessuti, quindi pizzi, stoffe lavorate o intarsi strategici.
L’ultima astuzia: Barbara d’Urso non sceglie top brand e stilisti quotatissimi. La sua femminilità è frutto del sapiente lavoro di aziende rigorosamente italiane che propongono capi allegri e versatili.
Due nomi? Anna Rachele e Sandro Ferrone.