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Processo a Parigi, Kim Kardashian brilla in aula con diamanti da capogiro

Con un introvabile coat dress John Galliano

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Il 13 maggio 2025, Kim Kardashian è comparsa al Palais de Justice di Parigi: ha testimoniato nel processo contro i dieci imputati accusati della rapina subita nel 2016. Accompagnata dalla madre Kris Jenner, l’imprenditrice ed ereditiera ha attirato l’attenzione con un ricercato total black. A spiccare sono stati i gioielli: simbolo della sua rinata sicurezza. Ma l’anello di fidanzamento non è stato dimenticato.

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Il trauma del 2016

Kanye West Kim Kardashian
Kanye West e Kim Kardashian

Durante la testimonianza, Kim Kardashian ha ripercorso con emozione la notte il 2 e il 3 ottobre 2016. Lei si trovava a Parigi per la Fashion Week e fu vittima di una rapina a mano armata all’Hotel de Pourtalès, nell’VIII arrondissement della capitale francese. Cinque uomini mascherati, travestiti da agenti di polizia, fecero irruzione nella sua stanza, la legarono, la imbavagliarono e le puntarono una pistola, rubando gioielli per un valore di circa 10 milioni di dollari, tra cui un anello di fidanzamento regalato da Kanye West. “La mia vita è cambiata per sempre!” ha affermato la Kardashian.

Un processo atteso

Kim Kardashian gioielli dentali grillz 3
Un selfie di Kim Kardashian prima di essere rapinata a Parigi

Il processo, iniziato il 28 aprile 2025, vede imputati dieci sospetti, soprannominati dalla stampa “Grandpa Robbers” per la loro età avanzata e i precedenti penali. Uno tra loro, Yunis Abbas ha ammesso la propria colpevolezza e ha espresso rimorso per il trauma causato. Kim Kardashian ha dichiarato di voler testimoniare per vedere giustizia fatta e per superare definitivamente l’incubo vissuto. Per lei fu un vero e proprio trauma che la spinse a rivedere la propria vita, rinunciando all’esposizione precedentemente ostentata.

Il look di Kim Kardshian in tribunale: black e diamanti

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La collana di diamanti di Samer Halimeh

In tribunale, Kim Kardashian ha sfoggiato un look destinato a diventare iconico: un coat dress vintage firmato John Galliano, con spalle e fianchi strutturati. Un look del 1995, introvabile. A illuminare il total black, una collana sontuosa di Samer Halimeh, realizzata in oro bianco 18 carati e tempestata di 80 diamanti, dal valore stimato di circa 1,5 milioni di dollari. Kim ha indossato anche un orecchino ad anello Briony Raymond (8mila dollari) e uno Repossi. Ma è stato l’anello al suo dito a catturare davvero l’attenzione. Il prezioso diamante da 22 carati è stato acquistato con il risarcimento assicurativo ricevuto dopo la rapina subita. Un gioiello che non è solo un accessorio di lusso, ma un simbolo potente di resilienza, trasformato dalla Kardashian in una dichiarazione di stile e forza personale.

Quali gioielli sono stati rubati a Kim Kardashian nel 2016?

Kim Kardashian anello di fidanzamento
Kim Kardashian con l’anello di fidanzamento di West

Durante la rapina in hotel, sono stati sottratti gioielli per un valore di circa 10 milioni di dollari, tra cui un anello di fidanzamento da 20 carati regalato da Kanye West, orecchini, un braccialetto di diamanti e una collana. La maggior parte dei gioielli non è mai stata recuperata. L’entità della refurtiva rende la rapina a mano armata subita da Kim Kardashian la più redditizia compiuta negli ultimi vent’anni nella Ville Lumiere.

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La rinascita di Kim: privacy e sicurezza

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Kim Kardashian in tribunale

Dopo la rapina, Kim Kardashian ha rivoluzionato le sue abitudini, aumentando le misure di sicurezza e limitando la condivisione di dettagli personali sui social media. La star ha dichiarato di non sentirsi più al sicuro senza qualcuno che garantisca costantemente per la sua sicurezza. La sua presenza in tribunale, elegante e sicura, rappresenta un simbolo di resilienza e determinazione a non lasciarsi definire dalla paura.

Chi sono i “Grandpa Robbers” accusati della rapina a Kim Kardashian?

Kim Kardashian anello di fidanzamento 2
L’enorme diamante nella manina della piccola North, figlia di Kardashian e West

Il gruppo, soprannominato “Grandpa Robbers” per l’età avanzata dei membri, è composto da dieci uomini tra i 60 e i 70 anni con precedenti penali. Uno sarebbe deceduto, uno non può essere processato perché troppo malato. Tra loro, Aomar Ait Khedache, considerato il presunto capo, ha negato il coinvolgimento, mentre Yunis Abbas ha ammesso la propria partecipazione e ha espresso rimorso.
Kim Kardashian ha raccontato nei dettagli l’aggressione subìta, rivelando il fatto che le urlassero “ring! ring!”. Un anello sensazionale, visto sui social e agli eventi. La banda puntava evidentemente molto su quel prezioso solitario, di cui si conosceva il valore esorbitante.

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