Dopo la querelle del vestito blu/nero o oro/bianco che ha tenuto banco sui tutti i media, ecco arrivare, dall’Australia, la questione della “penis jacket“.
Tutto è partito da una normalissima giacca verde, indossata da Natarsha Belling in una trasmissione di Channel 10’s: un capo dell’australiano Scanlan Theodore, nemmeno troppo scollato e senza colletto.
A una prima occhiata, niente di strano. Ma guardando bene attorno al collo, la scollatura disegna sul corpo della conduttrice una poco elegante forma fallica. Un pene, evidenziato forse ancor più oscenamente dalla zip di chiusura.
Il post di Unilad Magazine “Una volta visto, è impossibile non vederlo…” viene condiviso più di 7000 volte su Facebook e la foto di Natarsha Belling prende più di 110.000 like. Su Twitter avviene la stessa cosa, e la #penisjacket diventa virale, scatenando ilarità ma anche indignazione.
In aiuto della povera Natarsha, scende in campola giornalista Lisa Wilkinson. Indossa anche lei durante la popolare trasmissione australiana Today la “penis jacket“, che in realtà si chiama “CREPE KNIT DOUBLE PEPLUM JKT”, chiedendo alle colleghe di fare altrettanto.
Con orgoglio e fierezza, la giacca della discordia viene sfoggiata, in questi giorni dalle coraggiose presentatrici e giornaliste, indignate dall’insinuazione sessista.
Lo stilista Scanlan Theodore non commenta. Ma siamo certi che starà gongolando di nascosto…
