Look da Vip

Jogi Loew, l’allenatore nato con la camicia

E’ l’eroe dei Mondiali di calcio 2014, Joachim Loew (o Löw alla tedesca) detto Jogi. L’allenatore della Germania è colui che ha compiuto il miracolo di riportare la Coppa del Mondo a Berlino dopo 24 anni. Loew ha fatto di più, ha riformato due volte la nazionale, ha puntato sui giovani. Quello che in Italia si continua a dire da decenni e che mai si è riusciti a fare.

Della sua carriera sportiva si è scritto anche troppo. Meno si sa del fatto che Jogi Loew, prima di vincere i Mondiali, era considerato anche un icona di stile. Classe 1960, capelli nerissimi (su cui più di qualcuno ha espresso dubbi sull’autenticità). E grazie a lui c’è una marca d’abbigliamento che sta incrementando il giro di affari, se mai ne avesse avuto bisogno: la Hugo Boss.

La camicia e i pantaloni che Loew indossa vanno a ruba in Germania. A dimostrazione che è lui a trascinare le vendite di questi modelli c’è il precedente. Ai mondiali del Sudafrica nel 2010 il suo “vezzo” di look era invece un pullover a V di un’altro brand, la Strenesse, in cashmere color pervinca. Anche in quel caso, nonostante non fosse tornato a casa con la Coppa, per l’eccessiva richiesta il pullover è andato esaurito in tutta la Germania.
Insomma, con Loew si va sul sicuro, se si cerca un testimonial. E poco importa se Jogi Loew è famigerato per una altro suo vezzo poco elegante: le dita nel naso. Le tv lo hanno spesso colto mentre improvvisava questa pulizia personale. Tranne che durante la partita con l’Argentina, dove Loew ha tenuto per quasi tutti i 120 minuti le mani in tasca. Sarà stato un caso?