Negli otto anni alla Casa Bianca ci siamo abituati a vedere Michelle Obama spessissimo. L’ex first lady inanellava un happening via l’altro, in ogni parte del globo. Una gioia per gli appassionati di stile: le aspettative dei fashonisti erano sempre altissime e la resa non deludeva mai. Adesso Michelle si fa vedere molto meno in giro ma, quando accade, è ancora in grado di far parlare per i suoi outfit.
Parata di star
Mentre a Parigi impazza la fashion week, nella Grande Mela tante star si sono riunite per una serata di gala. Alla New York Public Library, la Clooney Foundation for Justice ha ospitato gli Albie Awards 2024. L’evento, organizzato da Amal e George Clooney, rende omaggio a coloro che si battono contro le discriminazioni; attivisti impegnati sul campo che spesso rischiano la vita nella loro lotta alle ingiustizie. Impeccabili i padroni di casa, con una meravigliosa Amal, elegante e sensuale in un long dress nero con scollo a V e strascico di Atelier Versace. Sul red carpet c’era anche l’amica Donatella Versace, in giallo. Molte altre famose hanno optato per le creazioni della Medusa, da Doja Cat a Gabrielle Union. Paillettes e frange per Emily Blunt, nell’abito bianco a clessidra di Tamara Ralph. Mood rock per Cate Blanchett, con i pantaloni in pelle nera di Louis Vuitton.
La pant suit della Obama
Tra tante ospiti illustri, Michelle Obama è riuscita a farsi notare. L’ex first lady non ha calcato il tappeto rosso, preferendo un ingresso secondario. Su Instagram però ha postato una serie di contenuti della serata. “E’ un onore per me consegnare questo premio a Memory Banda” ha affermato la Obama sul suo profilo social. Attivista per i diritti dei bambini in Malawi, Memory ha attirato l’attenzione internazionale per il suo lavoro contro i matrimoni precoci. Le due hanno posato insieme in backstage. Impegno civile protagonista alla serata newyorchese ma come si può non parlare del look di Michelle? L’ex first lady ha optato per una pant suit nera firmata Atelier Versace. Pantaloni scampanati, blazer doppiopetto con revers e bottoni in raso: l’outfit è impeccabile.
Con le safety pin di Liz Hurley
Come rendere accattivante un semplice (passateci il termine) completo nero? Con un accessorio che ha fatto la storia della moda, contribuendo a rendere iconico il brand Versace. Sulla giacca di Michelle Obama infatti spiccano le famosissime spille della maison: grosse e in metallo oro, hanno un fortissimo impatto visivo. Ed ecco che viene subito alla mente l’indimenticabili Safety Pin dress, l’abito d’ispirazione punk disegnato da Gianni Versace e sfoggiato nel 1994 da Liz Hurley. Le immagini della modella britannica al braccio dell’allora fidanzato Hugh Grant sono entrate nell’immaginario collettivo. Il motivo? Le vistose spille che avevano il compito di tenere uniti i lembi del vestito sensualissimo. Da allora questo dettaglio iconico è stato rivisitato innumerevoli volte: l’abbiamo visto al Met Gala su Anne Hathaway, al Festival di Cannes su Irina Shayk e persino su Alessia Marcuzzi a Le Iene.
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Michelle, trendsetter di acconciature
Le safety pin di Versace non solo arricchivano il blazer di Michelle Obama ma anche… l’acconciatura. This was fun. “E’ stato divertente” ha scritto l’hairstylist Njeri Radway nel pubblicare diversi scatti di backstage, dove mostra i capelli dell’ex first lady. Una miriade di micro treccine incorniciano il volto della Obama, per poi continuare sulle lunghezze. Il capelli sono raccolti in una coda alta e riccia. Tra le ciocche afro spuntano le inconiche spille. Michelle si conferma dunque una trendsetter anche in fatto di beauty: lei, che non ha paura di osare, invita le donne a esprimere liberamente la propria personalità. Non molto tempo fa, ad agosto, un’altra sua pettinatura aveva fatto il giro dei social. Alla convention democratica di Chicago, che ha visto la candidatura alla presidenza di Kamala Harris, la moglie di Barack Obama si era presentata con una treccia da amazzone lunga fino alle natiche. Dai look ai capelli, Michelle Obama sarà per sempre una first lady… di stile.
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