E’ il frutto del momento: la banana. Tutto nasce dall’episodio che ha visto coinvolto il difensore del Barcellona Dani Alves che durante la partita col Villareal si è visto lanciare addosso una banana. Lui, con nonchalance, l’ha sbucciata e se l’è mangiata prima di tirare un calcio d’angolo. Ma quel frutto era un insulto razzista, per paragonare il brasiliano ad una scimmia. Sulla rete è scoppiata la solidarietà con decine di colleghi e non che hanno inviato selfie mostrandosi con una banana.
Tra i tanti è spuntato anche il collega Neymar Junior, anche lui con banana sbucciata in mano. E poi… dal web, ecco che spunta una maglietta dedicata alla lotta al razzismo che sfruttava l’hashtag #SomosTodosMacacos. Una t-shirt che mostra una banana sbucciata del tutto simile a quella mostrata da Neymar. La maglietta in questione è anche stata lanciata da un grande amico dell’attaccante del Barcellona, il conduttore televisivo Luciano Huck.
Sul sito la maglietta è in vendita a 22 euro. Una tee nemmeno tanto bella se poi ci aggiungiamo che quella che doveva essere una lotta al razzismo sembra essere una mossa di marketing ben studiata allora il discorso cambia. E il nostro giudizio non può che essere negativo.