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La nuova era di Kate Moss è firmata Zara

La leggendaria top firma un guardaroba con Bobby Gillespie, dal sapore rock e sartoriale

Kate Moss per Zara

La supermodella britannica più iconica di sempre torna protagonista nel mondo della moda con la sua seconda capsule per Zara: si chiama Festival by Kate Moss e fa parte della Primavera/Estate 2025. Dopo il successo del debutto autunnale, Kate Moss rafforza la collaborazione con il brand spagnolo e coinvolge in questa nuova avventura anche Bobby Gillespie, frontman dei Primal Scream e suo grande amico.

Un guardaroba d’autore, tra sensualità e spirito ribelle

Kate Moss per Zara
Kate Moss per Zara

La nuova collezione è frutto di un intenso lavoro creativo a sei mani: Kate Moss, la sua stylist di lunga data Katy England e, per la prima volta, l’energia maschile e alternativa di Bobby Gillespie. Il risultato? Un guardaroba dal sapore rock e sartoriale, fatto di dettagli che richiamano lo stile da festival musicale e l’eleganza effortless della modella inglese. Dai bikini con frange agli abiti da sera, passando per tuxedo fluidi e look genderless, la collezione Festival incarna l’idea di una femminilità libera, decisa, piena di carattere. In pieno stile Moss.

Glamour allo stato Moss

Kate Moss per Zara 6 Bobby Gillespie
Kate Moss e Bobby Gillespie in uno scatto della campagna

Il processo creativo per questa seconda collezione è stato, come racconta Kate Moss, “più maturo e più istintivo”. Complice l’influenza di Bobby Gillespie, la linea ha preso una direzione sorprendente, con pezzi dal taglio deciso e uno spirito sartoriale accessibile. “Questi sono capi che non si trovano da nessun’altra parte”, sottolinea Gillespie. Dai maxi dress in satin agli outfit da giorno che sembrano usciti da un festival del 2002, ogni capo trasmette quell’inconfondibile mix di glamour disinvolto e nostalgia rock che è il marchio di fabbrica di Kate.

Lila Moss per Zara 1
Lila Moss illustra il lookbook Zara

La campagna è stata realizzata dai celebri fotografi Mert Alas e Marcus Piggott, storici collaboratori della modella. Il lancio ufficiale è avvenuto il 9 giugno 2025, con disponibilità in oltre 120 negozi nel mondo.
Ma se la Moss è stata immortalata per la campagna Zara, a interpretare i lookbook della collezione Festival di Kate è stata chiamata la figlia Lila Moss. Guardala nella gallery.


Chi è Kate Moss

Kate Moss giacca Bella Freud pantaloni Saint Laurent scarpe Loubutin borsa Bulgari 2
Kate Moss nel 2014

Non serve essere esperti di moda per riconoscere il nome di Kate Moss. Scoperta a 14 anni, è diventata il volto degli anni ’90, rivoluzionando i canoni classici della bellezza da passerella. Con il suo stile androgino, la statura minuta e l’attitude da rockstar, è stata la musa di Calvin Klein, Alexander McQueen, Marc Jacobs e di decine di altri designer. Ma Kate non è solo una modella: è un’icona culturale che ha cavalcato il gossip per decenni. La sua capacità di attraversare le epoche senza mai perdere credibilità l’ha trasformata in un punto di riferimento anche per le nuove generazioni. Da sempre appassionata di arte, musica e design, oggi Kate è anche una designer affermata, capace di portare il suo stile personale in progetti unici come questo con Zara.

I volti di Zara

Kaia Gerber look Zara
Kaia Gerber per Zara

Negli ultimi anni, Zara ha saputo evolversi da marchio di fast fashion a protagonista credibile del panorama fashion internazionale. Lo ha fatto anche (e soprattutto) grazie a collaborazioni eccellenti. Dopo Steven Meisel, Charlotte Gainsbourg, Narciso Rodriguez, Irina Shayk e Kaia Gerber, ora tocca a Kate Moss e Bobby Gillespie prestare volto e creatività alla nuova direzione artistica del brand. Zara sceglie icone riconoscibili, capaci di raccontare storie attraverso i loro abiti: figure che hanno lasciato un segno nella cultura pop, e che oggi contribuiscono a ridefinire il linguaggio del vestire contemporaneo. Neanche un mese fa il brand ha lanciato una campagna celebrativa dei 50 anni di attività coinvolgendo 50 modelle. Con la Moss, la moda di Zara si tinge di rock e poesia, di nostalgia e modernità, in un mix che è già cult.

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