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I souvenir reali valgono milioni di sterline

In attesa di quelli ufficiali, il mercato è pieno di quelli ufficiosi

In Inghilterra siamo entrati in piena “royal souvenir” mania. Il giorno dopo l’annuncio del futuro matrimonio tra il principe Harry e Meghan Markle la macchina dei gadget era già in movimento. Sono apparsi immediatamente sul mercato tazze, portachiavi, porcellane, agendine, spille, segnalibri raffiguranti le facce sorridenti dei due promessi sposi, immortalati il giorno del fidanzamento ufficiale.

In Inghilterra, i souvenir con i Reali sono un vero e proprio fenomeno commerciale che muove milioni di sterline. La frenesia ha avuto inizio con il matrimonio della regina Vittoria con il principe Alberto, nel 1840 e non accenna a smettere. Dal 1993, la regina ha cercato di regolamentare la diffusione e catalizzare l’interesse pubblico su gadget ufficiali, riuscendo a intercettare una grossa parte degli introiti.
In occasione delle nozze tra il principe William e Kate Middleton è stata creata una serie di porcellana approvata personalmente dalla coppia che, messa in vendita quattro mesi prima del loro matrimonio, ad oggi ha fruttato alla Corona 222 milioni di sterline.

“Non abbiamo nulla da annunciare al momento”, ha detto la Royal Collection Trust che si occupa dei manufatti per conto della Corona e che sicuramente produrrà anche questa volta i ricordini ufficiali del prossimo royal wedding. In attesa di questi, a farla da padrone sono quelli non ufficiali che ormai impazzano nelle piazze e sui siti di e-commerce.