Definirla solo bambola è decisamente riduttivo: Barbie è molto di più. Icona di stile, musa, compagna di mille avventure. A quasi sessant’anni la bambola più famosa della storia è sempre sulla cresta dell’onda. Nata nel 1959 dall’idea di Ruth Handler, moglie del cofondatore di Mattel, porta il nome della figlia della coppia, Barbara.
Pediatra, veterinaria, hostess, parrucchiera, cuoca, donna in carriera, astronauta e persino candidata alla presidenza della Casa Bianca, Barbie ne ha fatti di lavori nei decenni, alimentando i sogni futuri di milioni di bambine. Ma c’è una passione che segue questa bionda fin dalla nascita ed è declinata in tutte le sue attività: la moda. Vestita negli anni dai più grandi stilisti, da Balenciaga a Yves Saint Laurent fino all’ultimissima collaborazione con Moschino, in vendita dal 9 novembre, Barbie è attivissima su Instagram – ebbene sì, da donna moderna sfrutta appieno il mondo social – e pubblica in continuazione foto dei suoi look.
Settembre e ottobre sono stati mesi intensi per Barbie, che ha girato il globo per le quattro fashion week più importanti: New York, Londra, Milano e Parigi.
Abiti da far girar la testa in taglia mini per la fashion doll, che si fa ritrarre davanti ai monumenti, i ristoranti e i negozi più caratteristici delle città che visita. A Milano la vediamo in posa davanti al Duomo, al Mercato Metropolitano, alla Fondazione Prada e in Brera. Non può mancare lo scatto con la Tour Eiffel a Parigi, al Washington Square Park a New York e a Convent Garden a Londra.
Fedele compagna di viaggio è la borsa: mini, maxi, a tracolla o in mano, non può mancare nei suoi outfit. E ovviamente è firmatissima: dalla Peekaboo di Fendi alla divertente bag-fumetto di Sophia Webster, passando per la Luggage di Celine fino alla ricercatissima Lock Glam di Valentino, Barbie le ha davvero tutte e le sfoggia senza vergogna, facendo invidia a noi donne in carne e ossa.
Se volete vederla in tutte le sue declinazioni trovate Barbie per ogni gusto in esposizione al Mudec di Milano fino al 13 marzo 2016. Perché l’icona globale che è riuscita ad abbattare ogni frontiera linguistica, culturale, sociale e antropologica merita la sua mostra in grande stile.
Vuoi tornare bambina? Comprati la Barbie che hai sempre sognato
