La discussione politica si fa più accesa quando entra in gioco lo stile di vita dei rappresentanti del potere. A cadere sotto la scure dei social network prima, e dei media nazionali dopo, è stata stavolta Virginia Raggi. La sindaca di Roma è stata attaccata per una borsa luxury che avrebbe sfoggiato come si suol dire “in barba ai contribuenti”.
Su Facebook, la Raggi ha dato il la definendo i contestatori di #Romadicebasta “un agglomerato di piddini popolato da signore con borse firmate da mille euro”. Neanche poche ore e gli utenti della rete hanno iniziato a postare foto della sindaca pentastellata con una borsa il cui valore supera di gran lunga la cospicua cifra da lei menzionata: una borsa Hermès modello Kelly, che ne varrebbe quasi diecimila. Scandalo e stupore tra internauti e tra gli stessi politici e amici di partito: Virginia Raggi è nota per la sobrietà del proprio look.
A rivalutare l’impeccabile romana, ci ha pensato il marito Andrea Severini, che in un video mostra la borsetta incriminata. Dimentichiamo Hermès, il lusso e l’esclusività dei pellami francesi. Sull’etichetta campeggia Maurizio Righini, piazza di Spagna. Senza nulla togliere al rivenditore romano, è chiaramente un fake. Copiare una borsa brevettata, una delle più desiderate borse al mondo, è una bella furbata Made in Italy.
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