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Adams, Sastre, Kidman: opinabile eleganza

Tre esempi in cui l'abito non ha fatto fare una figura da "star"

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Non sempre si può apparire perfetti. Anche le dive più glamour sbagliano look. Una cosa è certa: non bastano chilometri di tappeto rosso ad assicurare il successo sotto i riflettori, ogni volta è una sfida nuova. E indossare grandi marchi non è automaticamente sinonimo di bella figura.
Non parliamo di casi eclatanti, di volgarità gratuite o wardrobe malfunction, bensì di situazioni critiche, a cavallo tra ciò che poteva essere e ciò che non era il caso. L’eleganza sul red carpet è questione di equilibrio tra abito, accessori e portamento. Ecco tra esempi di “opinabile eleganza”: Ines Sastre, Amy Adams, Nicole Kidman.

Ines Sastre, modella e attrice spagnola, una donna di spettacolo tra le più colte e di classe, ha voluto esporre il suo florido davanzale in un abito zuccherato di Roberto Diz. Il rosa e nero è sinonimo di bon ton, ma la finestra frontale è stretta e profonda quanto basta per rendere volgare questo outfit e offuscare il suo bel sorriso.

Amy Adams a Londra sfoggia un vestito Tom Ford di velluto nero. La tinta scura va a nozze con la sua carnagione chiara e i capelli corvini, le aperture sul retro sono sensuali senza strafare, ma davanti si consuma il disastro. L’oblò frontale ricorda un giubbotto di salvataggio e l’attrice finisce per mostrare al pubblico… le ascelle.

Riesce a fare peggio Nicole Kidman: bellezza straordinaria e portamento incredibile, appesantiti da un abito fin troppo eclatante. Il favoloso Versace scelto è un incrocio indefinibile di stili: scollatura sportiva con dettaglio classico, nero basic e drappeggio rosa confetto, elastam e taffetà. E alla fine quella sorta di “cigno” o “torcia olimpica” finisce per strapparle il ruolo da protagonista.

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Prezzo 5950,00€
Tom Ford
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