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Non solo scandali a Sanremo, il palco dove gli italiani si evolvono

Tra nude look, farfalline e fluidità passano messaggi importanti e qualche scandalo

Sanremo Achille Lauro Loredana Berte Chiara Ferragni Arisa
Non solo scandali a Sanremo

Non c’è Sanremo che non inizi con uno sguardo al passato, alle edizioni precedenti, con i relativi episodi da ricordare (scandali inclusi). E se una parte fondamentale dell’esibizione degli artisti in gara è fatta dal look, non si può non ricordare gli outfit più controversi ed estremi, che però hanno fatto storia, cambiando definitivamente la mentalità del Belpaese.

L’edizione di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni Sanremo 2023 1 serata abiti Dior by Maria Grazia Chiuri
Chiara Ferragni a Sanremo 2023 con gli outfit Dior

L’edizione passata è stata fortemente Chiara Ferragni centrica. L’influencer che adesso è nel pieno delle polemiche, ha segnato Sanremo 2023 con i suoi outfit femministi scelti per le due serate in cui ha ricoperto il ruolo di co-conduttrice. Come dimenticare la stola “Pensati libera” (oggetto di svariati meme sul web) o il falso nude look Dior? Altrettanto d’impatto le proposte Schiaparelli con la rappresentazione della femminilità fatta da dettagli anatomici (dal corpetto con seno d’oro alla collana-utero).

Audaci a Sanremo 2023

Rosa Chemical Sanremo 2023 finale look Moschino cristalli sui capezzoli
Rosa Chemical a Sanremo 2023 (look Moschino)

Grinta e carattere protagonisti al Festival, accompagnati da un pizzico di spregiudicatezza. Tra le cantanti sul palco dell’Ariston nel 2023 è stata gara di sensualità tra Elodie e Levante. Per quanto riguarda gli artisti, ricorderemo di certo i buchi sulla camicia di Rosa Chemical: una maliziosa finestra sui suoi capezzoli glitterati. Ha colpito per il suo stile anche il vincitore della edizione del Festival, Marco Mengoni di (audace) Versace vestito.

Dettagli sessuali all’Ariston

Sanremo 2012 Belen Rodriguez farfallina abito Fausto Puglisi
Sanremo 2012: Belen Rodriguez mostra la farfallina

A Sanremo storicamente si alza l’asticella della sensualità e i cantanti di ogni edizione hanno cercato il modo di catturare l’attenzione del pubblico e della stampa.
Ci è riuscito nel 1978 Rino Gaetano: è bastato usare la parola “Sesso” nella sua canzone “Gianna”, ed era la prima volta che ciò accadeva all’Ariston. Nel 1986 fu Loredana Berté ad alludere ad un atto sessuale ipoteticamente avvenuto con un finto pancione nascosto sotto al vestito: che scandalo! Nel 1999 un’Anna Oxa incredibilmente lontana dalla sua versione attuale si è presentata con il tanga a vista che sbucava dai pantaloni a vita bassa: un dettaglio che dopo 25 anni è ancora apprezzato ma che non desta quasi più attenzione. Passiamo al 2012 con la “farfallina” di Belen Rodriguez sapientemente posizionata in zona inguinale che diventa addirittura sinonimo dell’organo sessuale femminile.

Nude look e scollature esagerate

Sabrina Salerno Jo Squillo Sanremo 1991
Sanremo 1991: Sabrina Salerno e Jo Squillo

Il corpo fa parte della performance e viene usato, ostentato, mostrato, scoperto. Non c’è Festival di Sanremo senza le sue trasparenze! Leggendari i top vedo-non-vedo che Patty Pravo continua a sfoderare, edizione dopo edizione. Chi ricorda l’elegante semi topless di Vittoria Belvedere del 2002? E le scandalose tutine coordinate che hanno portato i Maneskin alla vittoria nel 2021? Del resto, nel 1991 ci aveva pensato Sabrina Salerno a mostrare quello che gli Italiani non sapevano ancora si chiamasse “underboob”. Nel 2010 Dita Von Teese resta quasi completamente nuda durante la performance di burlesque. Nel 2023 Elodie calca la mano con differenti tipologie di nude look, in total black.

Sanremo in evoluzione

Sanremo Arisa 2023 - 2009
Arisa ha esordito a Sanremo nel 2009, con “Sincerità”

Sanremo specchio del paese, in costante cambiamento. Sul palco dell’Ariston gli artisti evolvono e rivederli, a distanza di anni, fa capire quanto i tempi siano cambiati. L’evoluzione di Arisa è indissolubilmente legata alla kermesse poiché la sua carriera è partita proprio al Festival: dagli occhialoni del 2009 agli abiti sensuali delle ultime edizioni sembrano passati secoli. Ricordiamo anche Orietta Berti, che quel palco pare lo percorra al contrario, ringiovanendo. E poi come non citare Laura Pausini, da timidissima teenager impacciata ad artista internazionale. Una platea, quella sanremese, che regala l’eternità. Nel bene e nel male.

Sanremo femminista, fluido e genderless

Sanremo 2022 Drusilla Foer
Drusilla Foer a Sanremo 2022

L’Italia guardando Sanremo smette di essere bacchettona e provinciale. Dall’Ariston è partita anche la rivoluzione genderless e l’estetica fluida. Al bando i pregiudizi e viva i diritti: che sia il tricolore appuntato sul petto o l’ascella tinta di fucsia.
Nel 1978 Anna Oxa canta con un outfit androgino. Nel 2015 Conchita Wurst si esibisce con la barba. Nel 2020 Achille Lauro si immedesima in personaggi maschili e femminili. Nel 2022 è la volta di Drusilla Foer, la nobildonna toscana che con la sua leggerezza e intelligenza si fa portavoce colta di una generazione che vuole sconfiggere i pregiudizi. Che edizione sarà questa 2024? Se volete dare uno sguardo agli scandali del passato, sfogliate la gallery.