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Sabrina Salerno travolge Sanremo tra tacchi incastrati e mutande in vista

A 51 anni la showgirl conquista l'Ariston con la sua carica mentre mostra slip e décolleté

Sabrina Salerno durante la seconda puntata di Sanremo 2020

“Oltre le gambe c’è di più” al Festival di Sanremo. Molto di più! Seno strizzato, mutande a vista, sorriso smagliante, curve da capogiro, il tacco che si incastra, il crampo al piede: è Sabrina Salerno (VOTO 9) la vera protagonista della seconda serata della kermesse canora. Ma andiamo con ordine.

Quando cantò in bikini

Se nel 1991 Sabrina Salerno ha fatto la storia del costume presentandosi sul palco dell’Ariston in bikini, insieme a Jo Squillo, per rinforzare il concetto della loro canzone “Siamo donne”, quasi trent’anni dopo la showgirl non ha perso un briciolo del suo sexy appeal. Sogno erotico anni ottanta, come ha ribadito Amadeus mostrando sul maxischermo una sua foto di allora, la Salerno ha portato ancora una volta sul palco la sua carica travolgente.

L’abito che svela troppo

Il suo ingresso in teatro incarna il classico cliché di Sanremo: un abito aderente e rivelatore, le gambe che tremano, i tacchi vertiginosi (Le Silla) che si incastrano e il conduttore salvifico che accorre in aiuto. Sabrina Salerno cavalca l’onda e lamenta anche un crampo al piede. Maniche trasparenti, scollatura profondissima, cintura in vita, paillettes: l’abito di Gabrielle Fiorucci Bucciarelli ha l’effetto scenico sperato. E’ però lo spacco chilometrico che regala al pubblico il primo incidente sexy di Sanremo 70. Tira di qua, sistema di là, chiudi la gonna e poi riaprila un po’: lo slip nero salta fuori e i fotografi scattano senza sosta.

Strizzata nelle giacche

Consapevole forse di aver già dato abbastanza in quanto a provocazione, Sabrina Salerno sfoggia altri due outfit, sempre firmati Gabriele Fiorucci Bucciarelli, che prevedono i pantaloni. Ma lei mica si abbottona, il focus resta tutto sul lato A. Il primo, un tailleur bianco con intimo nero a contrasto, ben si sposa con i look delle altre signore della serata, le giornaliste Laura Chimenti (in Sylvio Giardina) e Emma D’Acquino (in Antonio Grimaldi). Il secondo è un completo rosso fuoco con una giacca monopetto di paillettes. Al centro, in mezzo al décolleté prorompente, Sabrina ci piazza una bella collana con tanto di croce. Quel sacro e profano che si conferma, dopo il San Francesco di Achille Lauro, una delle chiavi di questa edizione.

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