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Tom Daley campione di lavoro a maglia, ecco le sue creazioni

Dalle Olimpiadi di Tokyo al Met Gala: il tuffatore non abbandona mai il lavoro a maglia

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Tom Daley lavoro a maglia Olimpiadi

Le immagini di Tom Daley che sferruzza sugli spalti alle Olimpiadi di Tokyo hanno fatto il giro del web. Tuffatore classe 1994, ha già partecipato per quattro volte alle competizioni olimpiche. In Giappone ha vinto l’oro assieme a Matty Lee nella gara dalla piattaforma sincro e guadagnando così il suo primo titolo iridato. Pochi giorni dopo ha conquistato il bronzo con la gara individuale. Nel suo palmarès vanta anche una nutrita collezione di ori mondiali. Ma il suo trofeo più bello è il figlio avuto grazie alla maternità surrogata con il marito Dustin Lance Black.

La passione per il lavoro a maglia di Tom Daley

Se Tom Daley nei tuffi è un campione, con il lavoro a maglia se la cava altrettanto bene. Sulla sua pagina Instagram Made with love by Tom Daley l’atleta sfoggia tutti i suoi lavori fatti a mano. Maglioni arcobaleno, cardigan bianchi e neri, smanicati multicolor e traforati… ce n’è davvero per tutti i gusti. Con il suo fisico scolpito da tanto allenamento è un modello perfetto per la sua collezione: con la stessa fierezza mette in mostra sia i muscoli guizzanti che le sue creazioni. Tra tutte spicca il cardigan bianco realizzato alle Olimpiadi, con la scritta Team Gb sul retro e i cinque cerchi.

L’impegno sociale

“Penso che sia il miglior modo per rilassarsi ed essere mindful”, ha detto Tom Daley a proposito della sua passione per il lavoro a maglia. Non ha abbandonato il ferri neanche al Met Gala: vestito di tutto punto, con un completo custom Moschino, si è fatto immortalare mentre sferruzzava. Per unire il piacere alla beneficenza, ha deciso di mettere all’asta i suoi lavori e di destinare il ricavato alla lotta contro i tumori al cervello, il male che ha portato via sua padre nel 2011. La lotta contro il cancro non è l’unica battaglia del tuffatore. Fieramente omosessuale, è attivo accanto ai movimenti LGBTQI+. “Sono molto orgoglioso di essere un uomo gay e un campione olimpico” ha detto a Tokyo con la medaglia al collo. Campione di tuffi… e di impegno sociale.

 

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